Moby Prince, 33 metri per non dimenticare: mercoledì 10 aprile l’iniziativa Documenta24

In occasione del 33º anniversario della strage del traghetto Moby Prince si svolgerà a Livorno mercoledì 10 aprile l’iniziativa “Documenta24_33 anni su tela”, promossa dal progetto Documenta, in collaborazione – come di consueto – con le associazioni dei familiari delle vittime della strage del traghetto, avvenuta a Livorno il 10 aprile 1991.

Ogni anno dal 2019 Documenta, progetto dell’associazione Effetto Collaterale, contribuisce alla generazione collettiva di una memoria più consapevole della strage, attraverso l’uso di linguaggi creativi diversi, esplorando luoghi dimenticati della città, sollecitando una partecipazione attiva dei cittadini.

Quest’anno la memoria delle 140 vittime del Moby Prince e l’impegno di tutte le persone che si sono adoperate nel corso degli anni per la ricerca di verità e giustizia verranno alimentate grazie ad un gesto tanto semplice quanto simbolico.

Durante il corteo in ricordo della strage, che si terrà a Livorno il pomeriggio del 10 aprile (dalle ore 16.30), verrà stesa a terra – nella tratta finale del percorso prima dell’arrivo al porto – una striscia di tessuto bianco lunga 33 metri, un metro per ogni anno trascorso dalla strage. Trentatré metri che simboleggiano una linea del tempo e della memoria in cui è sempre presente il rischio di vuoto, dimenticanza, non curanza. 

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“Moby Prince – Memorie cittadine”, dal 14 al 16 aprile al Cisternone di Livorno

Venerdì 14 aprile alle ore 15.30 al Cisternone di Livorno inauguriamo “Moby Prince – Memorie cittadine”, l’installazione audiovisiva che abbiamo realizzato in occasione del 32° anniversario della strage. Saranno presenti l’assessore al lavoro del Comune di Livorno Gianfranco Simoncini, Giacomo Sini dell’associazione 140, che nella strage ha perso il padre Antonio, Michela Pertici, vicepresidente della Sezione Soci Livorno di Unicoop Tirreno che ha sostenuto l’iniziativa, e Stefano Taddia, presidente di Asa spa, ente gestore del Cisternone.

Per tre giorni dal 14 al 16 aprile, dalle ore 15.30 alle 19.30 (ingresso gratuito), il Cisternone diventerà un maestoso monumento alla memoria fatto di acqua, immagini e voci per non dimenticare quella terribile notte del 10 aprile 1991 e ricordare le 140 vittime e i familiari che da 32 anni chiedono verità e giustizia.

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Moby Prince 1991: chiamata alla memoria

In vista del 32esimo anniversario della strage del traghetto Moby Prince lanciamo alla cittadinanza di Livorno e non solo una “chiamata alla memoria”: trova una foto del 1991 nel tuo archivio domestico, inviala a documentaproject@gmail.com entro il 31 marzo e partecipa all’installazione Moby Prince – Memorie cittadine.

Puoi inviare una o più foto di qualsiasi tipo (foto di famiglia, ritratti, foto con amici, foto di vacanze, autoscatti, foto a colori o in bianco e nero, ecc.), scattate tra il 1990 e il 1991.

Le fotografie raccolte diventeranno parte di una nuova installazione audiovisiva del progetto “Documenta che realizzeremo ad aprile per ricordare le 140 vittime del traghetto Moby Prince, una strage avvenuta a Livorno il 10 aprile 1991 e ancora oggi senza verità e giustizia.

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“Chi porterà queste parole?”, venerdì 27 gennaio lettura scenica del testo di Charlotte Delbo

“Poiché ritorno da dove nessuno mai è ritornato, voi credete che sappia delle cose e impazienti mi venite incontro pieni di domande, di domande informulabili.
Voi credete che io conosca le risposte. Io conosco solo ciò che è evidente.
La vita.
La morte.
La verità.
Sono reduce dalla verità.”

Inizia così “Chi porterà queste parole?”, capolavoro di Charlotte Delbo, resistente e drammaturga francese sopravvissuta ad Auschwitz. Dato alle stampe a Parigi nel 1967, il testo di Delbo – inedito in Italia – è l’unica opera teatrale dedicata all’esperienza femminile nei campi di sterminio nazisti.

Un testo che abbiamo portato in scena, per la prima volta in Italia, nel 2015 e che venerdì 27 gennaio alle ore 21.30 riproponiamo in una lettura scenica al Nuovo Teatro delle Commedie, in occasione della Giornata della Memoria (ingresso gratuito).

Coniugando memoria e arte, Charlotte Delbo racconta, con potente capacità narrativa, la vita ad Auschwitz-Birkenau e il coraggio di 23 partigiane francesi, come lei prigioniere politiche nel lager nazista.

Delbo ricorda e racconta tutto: gli appelli interminabili, il freddo, la fame, la sete, le selezioni, le marce, le camere a gas, la morte delle compagne ma anche i nomi, i volti, le storie, la forza di ciascuna e di tutte. Ognuna confida nella resistenza dell’altraaffinché una ritorni per dire”. Come scrive Delbo all’inizio della pièce, sopravvivere al lager significa essere “reduce dalla verità.

“Chi porterà queste parole?” è un testo potente che abbiamo scoperto e amato grazie alla nostra cara Francesca Talozzi. A lei, che ci manca ogni giorno, è dedicata la lettura.

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